La riforma del lavoro del Governo Renzi, nota come Jobs Act (legge 10 dicembre 2014 n. 183), in vigore dal 16 dicembre 2014 contiene, in attesa dei successivi decreti attuativi, le deleghe in materia di riforma degli ammortizzatori sociali, dei servizi per il lavoro e delle politiche attive, di riordino della disciplina dei rapporti di lavoro e dell'attività ispettiva e di tutela e conciliazione delle esigenze di cura, di vita e di lavoro. Elenchiamo, in breve, le principali novità:
1) MODIFICA ART. 18 : si prevede il reintegro per i lavoratori licenziati per motivi disciplinari mentre rimane invariato il reintegro per i lavoratori licenziati per motivi discriminatori; viene riconosciuto solo un indennizzo per i licenziamenti economici illegittimi, crescente in base all'anzianità e aumentato per chi rinuncia ad avviare un contenzioso con l'azienda.
2) CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO A TUTELE CRESCENTI: viene introdotto, in sostituzione di una serie di contratti (co.co.pro., tempo determinato, contratti atipici), il nuovo contratto a tempo indeterminato a tutele crescenti.
3) AMMORTIZZATORI SOCIALI : nasce il Naspi, ossia un sussidio di disoccupazione destinato a chiunque perde il lavoro.
4) DEMANSIONAMENTO : sarà semplificato lo spostamento dei lavoratori da una mansione all'altra ed anche il c.d. demansionamento nelle ipotesi di ristrutturazione, riorganizzazione interna o conversione aziendale.
5) MATERNITA' : l'indennità sarà estesa anche alle lavoratrici madri prive di un contratto a tempo indeterminato.
6) AGENZIA NAZIONALE PER IL LAVORO : nasce un'agenzia per il lavoro al fine di assicurare ai giovani under 25 valide offerte lavorative, al completamento degli studi.
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