Competenze dello Studio

venerdì 5 giugno 2015

Bollette e fatture: per quanto tempo è opportuno conservarle?




Quante volte ci chiediamo se sia o meno il caso di continuare a conservare una fattura, una bolletta o un qualunque altro documento contabile in nostro possesso. Ai fini della conservazione di questi documenti è opportuno considerare la tipologia ed il termine di prescrizione del credito al quale il documento stesso si riferisce. Vediamo, allora, alcuni dei più comuni documenti ed i relativi termini di prescrizione:



Bollette acqua, luce e telefono: 5 anni dalla data di scadenza.
Bollettino Imu-Tasi: 5 anni dall'anno successivo a quello di pagamento.
Bollo auto: 3 anni dalla data di scadenza.
Ricevute pagamento multe stradali: 5 anni
Ricevute ristoranti ed alberghi: 6 mesi.
Quietanze assicurazioni: 1 anno dalla scadenza.
Fatture professionisti: 3 anni
Ricevute pagamento canone di locazione: 3 anni.
Conservare i documenti sopra elencati, inoltre, non è soltanto sinonimo di precisione ma soprattutto questione di ordine; trascorsi i termini suindicati possiamo anche spossessarcene; infatti, una volta che il diritto si è prescritto, nessuno potrà mai invocare nei nostri confronti il pagamento di qualcosa "morto e sepolto".

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