Competenze dello Studio

sabato 30 gennaio 2016

Come tutelarsi contro gli addebiti "illegittimi" in bolletta

Negli ultimi tempi sono aumentati a dismisura gli addebiti in bolletta per servizi mai richiesti, specie dalle compagnia telefoniche. Nonostante vi sia un espresso divieto previsto per legge di non richiedere pagamenti a fronte di una mancata ordinazione ed approvazione del servizio da parte del cliente, nessuno va esente da questo sopruso commerciale. Pertanto, l'invito è quello di controllare con oculatezza tutte le voci di spesa della fattura. Il destinatario di tale illegittimo addebito dovrà, senza indugio alcuno, contestare la bolletta ricevuta attraverso una formale diffida scritta, non limitandosi ad interloquire, per far valere le proprie ragioni,  con il "malcapitato" del call center; in questo caso, è diritto del consumatore chiedere la sospensione del servizio con conseguente restituzione delle somme eventualmente già corrisposte. Allo stesso tempo, è possibile fare una segnalazione all'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. In caso di inottemperanza della compagnia, prima di convenire la stessa innanzi ad un giudice, è necessario esperire il tentativo di conciliazione presso il Corecom (Comitato Regionale per le Comunicazioni) della propria Regione. In caso di esito positivo del tentativo di conciliazione viene redatto un verbale, con il quale le parti si obbligano l'una nei confronti dell'altra ed al contempo si impegnano a non adire le vie legali; in caso di esito negativo, è possibile per il consumatore ricorrere al giudice.

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