Nel linguaggio comune si è soliti confondere spesso e quindi usare impropriamente i termini "sequestro" e "confisca". L'unico punto che hanno in comune questi due termini, dal punto di vista strettamente giuridico, è il fatto pratico che il bene viene sottratto dalle mani e, comunque, dalla disponibilità del soggetto che ne ha la titolarità; ciò che differenzia i due termini è la tempistica, la finalità e il modo attraverso cui pervenire all'uno rispetto che all'altro.
Il sequestro precede sempre la confisca; trattasi di un atto attraverso il quale la polizia giudiziaria o il magistrato intervengono nella flagranza del reato oppure in un momento immediatamente successivo al fine di sottrarre al proprietario o al detentore la disponibilità materiale di un determinato bene.
La confisca, invece, è l'espropriazione da parte dello Stato di quel bene già sequestrato che servì a commettere il reato ovvero ne rappresenta il profitto o il prodotto. Presupposto per ottenere la confisca è sempre e comunque il sequestro in flagranza.
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