Competenze dello Studio

mercoledì 10 giugno 2015

Gratuito Patrocinio: l'infedele dichiarazione

Il gratuito patrocinio a spese dello Stato è l'assistenza gratuita prestata dall'avvocato a chiunque non possa permettersi di sostenere le spese legali nell'ambito di un processo; a tal fine, l'avvocato sarà pagato direttamente dalla Stato, seppur in misura inferiore rispetto ai parametri forensi. Può essere ammesso al gratuito patrocinio chi è titolare di un reddito annuo imponibile risultante dall'ultima dichiarazione non superiore ad € 10.776,33; nel giudizio penale, il limite di reddito è aumentato di € 1.032,91 per ogni familiare convivente. 
Con sentenza n. 27969 del 27 giugno 2014 la Suprema Corte di Cassazione ha stabilito che chiunque, nell'istanza di ammissione al patrocinio a spese dello Stato, attesti un falso reddito al fine di ottenere il beneficio pur non avendone i requisiti, può essere soggetto ad una pena a un anno di reclusione ed a 400 euro di multa. Ciò, a prescindere che l'istanza sia stata sottoscritta anche dall'avvocato in segno di autentica della firma apposta dal richiedente. Inoltre, in tali casi, non è possibile neanche invocare il semplice errore di calcolo per sottrarsi al procedimento penale.

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