Competenze dello Studio

lunedì 26 ottobre 2015

Revocare il mandato all'avvocato in corso di causa

Il rapporto che si instaura tra l'avvocato e il Cliente è un vero e proprio contratto d'opera intellettuale, in base al quale il professionista si obbliga a compiere la prestazione d'opera (obbligazione di mezzi e non di risultato) ed il cliente si obbliga al pagamento del relativo compenso professionale. Tale rapporto di fiducia si instaura attraverso il primo contatto personale, con il quale il professionista, nel rispetto del principio di trasparenza, rende noto al cliente il livello di complessità dell'incarico, fornendo tutte le informazioni utili circa gli oneri ipotizzabili dal momento del conferimento alla conclusione dell'incarico. Ma il cliente non è obbligato a rimanere, per tutta la durata del giudizio, con lo stesso difensore, in specie quando il rapporto di fiducia viene meno; egli, infatti, è libero di revocare in qualsiasi momento il mandato conferito. E' consigliabile, a tal fine, comunicare tale volontà attraverso una raccomandata a/r, con annessa richiesta di restituzione di tutti gli atti e documenti in originale inerenti la pratica. Se il professionista sostituito ha l'obbligo di informare il suo ex assistito circa lo stato della causa e sugli incombenti prossimi affinché la successione nel mandato avvenga senza danni, il cliente, dal canto suo, ha l'obbligo di corrispondere all'avvocato il compenso per l'attività fino a quel momento espletata. A questo punto potrà essere nominato un nuovo legale. In caso di tardiva nomina, tutte le comunicazioni e/o notificazioni che dovessero pervenire al dimissionario avvocato dovranno essere comunque comunicate all'ex cliente o al difensore subentrato.

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