Competenze dello Studio

giovedì 20 marzo 2014

Il recupero dei crediti insoluti

Negli ultimi mesi, sempre più crescente è il numero delle imprese, nessun settore escluso,che si sono rivolte al mio studio rappresentandomi la problematica relativa alla gestione dei crediti insoluti. L'attività di recupero del credito è un compito laborioso, reso oltretutto fastidioso dalla consapevolezza di dover rispettare le tempistiche della giustizia e di dover investire del denaro per ottenere niente più di quello che è legittimamente dovuto. Oggigiorno, il legale è perfettamente cosciente che, per il cliente, la principale esigenza è quella di addivenire ad una soluzione in modo efficiente, attraverso una equa valutazione dei tempi, dei costi e della facilità di successo di una controversia. Fatte queste preliminari valutazioni, il primo passo fondamentale al fine di porre un preliminare punto fisso nella vertenza è la cosiddetta costituzione in mora del debitore, consistente nell'intimazione per iscritto ad adempiere entro un tempo determinato, solitamente prefissato dalla legge in 15 giorni. Tale diffida rappresenta un inequivocabile messaggio per il debitore, il quale risponde dell'adempimento delle proprie obbligazioni con tutti i suoi beni presenti e futuri e cioè sia con i beni che gli appartenevano al momento in cui è sorta l'obbligazione, sia con i beni che siano successivamente entrati nel suo patrimonio, rappresentando la prima chiara formalizzazione legale della richiesta nell'interesse del creditore. Il ricorso alla successiva fase giudiziale è l'ultima via da percorrere in caso di esito infruttuoso della fase stragiudiziale: l'obiettivo è quello di ottenere, attraverso il ricorso ad una procedura celere comportante la redazione di una serie di atti giudiziari, un titolo esecutivo, ossia un documento che ci consenta di avviare l'esecuzione forzata sui beni del debitore. Quanto alle competenze professionali dell'avvocato, l'art. 6 del Dlgs n. 231/02 prevede il diritto del creditore di ottenere il risarcimento dei costi sostenuti per il recupero delle somme non tempestivamente corrisposte; pertanto, nel caso di esito positivo dell'azione legale le spese saranno interamente a carico del debitore, viceversa in caso negativo, in capo al creditore, rimane non solo la partita attiva non soddisfatta, ma anche un ulteriore onere finanziario aggiuntivo costituito dalle competenze legali nonché dalle spese di procedura LEGGI: chi paga le spese dell'avvocato?.

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