Competenze dello Studio

mercoledì 25 giugno 2014

Affitto in nero: la sanatoria che tutela ancora una volta gli inquilini

Sono trascorsi soltanto tre mesi da quando la Corte Costituzionale, con sentenza n. 50/2014, ha dichiarato incostituzionale la norma del 2011 che consentiva ai conduttori, che segnalavano all'Agenzia delle Entrate l'omessa registrazione di un contratto di locazione, di continuare ad abitare l'immobile attraverso la corresponsione al locatore di un canone irrisorio (leggi AFFITTO IN NERO). Con una pronuncia di qualche giorno fa si è precisato che tutti gli inquilini che si sono avvalsi della legge del 2011, prima della citata pronuncia costituzionale, possono continuare fino alla data del 31 dicembre 2015 a versare il canone ridotto senza subire lo sfratto da parte del proprietario-locatore. Si tratta di una vera e propria sanatoria per i rapporti di locazione in corso. Questa normativa, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica il 27 maggio 2014, è divenuta indispensabile a fronte del caos generale scaturito in seguito alla pronuncia della Corte Costituzionale: tutti i proprietari di casa che erano stati "denunciati" dai propri inquilini, infatti, non si sono lasciati sfuggire questa opportunità, intraprendendo sin da subito le vie legali per richiedere tutti gli arretrati non pagati e, contestualmente, per intimare lo sfratto.

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