Competenze dello Studio

venerdì 11 luglio 2014

Guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti: strategia processuale

L'art. 187 del Codice della Strada disciplina la c.d. "guida in stato di alterazione psico-fisica per uso di sostanze stupefacenti", la cui condotta rilevante non è quella di chi guida dopo aver assunto sostanze stupefacenti, bensì quella di colui che guida in stato di alterazione psico-fisica determinato da tale assunzione. Tale articolo è punito con le stesse sanzioni (penali ed amministrative) previste per l'ipotesi più grave della guida in stato di ebbrezza e, dunque: ammenda da euro 1.500 ad euro 6.000, arresto da sei mesi ad un anno, sospensione della patente di guida da uno a due anni, oltre alla confisca del veicolo se di proprietà del conducente. Chi subisce la contestazione di tale disposizione di legge è bene che si rivolga immediatamente ad un legale di propria fiducia affinchè proponga al procuratore della Repubblica un'istanza di patteggiamento, con contestuale richiesta di sostituzione della pena detentiva pecuniaria con quella del lavoro di pubblica utilità. Tale richiesta deve essere preceduta dalla disponibilità di uno degli enti accreditati dal Ministero di Giustizia ad impiegare la persona imputata, che comunque deve essere incensurata, nei lavori socialmente utili. Lo svolgimento positivo di questi ultimi consente di ottenere oltre l'estinzione del reato, la riduzione della sanzione della sospensione della patente di guida e la revoca dell'eventuale avvenuta confisca del veicolo.

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