L'art. 169, comma 1, del Codice della Strada prevede che "in tutti i veicoli il conducente deve avere la più ampia libertà di movimento per effettuare le manovre necessarie per la guida". Correvano gli anni '90, quando invece il codice della strada prevedeva espressamente l'assoluto divieto per il conducente dell'auto di indossare zoccoli, ciabatte, sandali e tacchi alti. Oggi, come abbiamo detto, non è l'uso della calzatura che fa scattare l'infrazione bensì la tipologia di scarpa in relazione all'impedimento alla guida. La violazione della suddetta disposizione comporta l'applicazione di una sanzione pecuniaria da € 84,00 ad € 335,00. Non è neppure vietato condurre l'auto con i piedi nudi. Detto questo, è innegabile che alcune calzature limitano la possibilità di controllo della vettura; in caso di coinvolgimento in un sinistro stradale, dunque, la compagnia di assicurazione potrebbe valutare negativamente tale circostanza in sede di riconoscimento del diritto al risarcimento del danno. Pertanto, a scanso di equivoci, occorre affidarsi al buon senso...
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