Competenze dello Studio

lunedì 15 settembre 2014

La violazione della distanza legale nelle costruzioni: quali conseguenze?

Con pronuncia del 22 luglio 2014 n. 16687, la 2° sezione civile della Suprema Corte di Cassazione, intervenendo sul tema della violazione delle distanze legali tra costruzioni, ha affermato che il confinante che che viola la distanza prescritta dalla legge può ottenere sia la riduzione in pristino (ossia il ripristino della situazione antecedente alla violazione con la demolizione delle opere realizzate) che il risarcimento del danno; non occorre neppure fornire la prova del danno subito in quanto, trattandosi di una violazione di un diritto reale, il risarcimento è in re ipsa. Il quantum del risarcimento sarà quantificato in base al tempo di permanenza della costruzione abusiva. La presunta violazione dovrà essere accertata in ogni caso tramite una consulenza tecnica d'ufficio, al fine di provare la fondatezza della domanda. Dunque, è bene ponderare sempre le proprie azioni prima di improvvisarsi costruttori...

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