Competenze dello Studio

lunedì 18 maggio 2015

Chi versa il TFR al lavoratore se non vi provvede il datore di lavoro?

Chiamato anche liquidazione o buonuscita, il TFR è una parte di retribuzione spettante al lavoratore subordinato, differita al tempo della cessazione del rapporto di lavoro. Il diritto al TFR si prescrive in 5 anni che decorrono dalla data di cessazione del rapporto di lavoro; quando, invece, il diritto al TFR è riconosciuto da sentenza di condanna passata in giudicato si prescrive in dieci anni. Se il datore di lavoro omette tale adempimento, il dipendente può richiederlo al Fondo di Garanzia presso l'INPS. La richiesta può essere avanzata anche in presenza di un semplice stato di insolvenza del datore di lavoro; infatti, non necessariamente, deve essere aperta una procedura di fallimento. Unica condizione che il creditore-dipendente deve rispettare per poter rivolgersi al Fondo è il previo esperimento di un tentativo di esecuzione forzata; in pratica, occorre che il prestatore di lavoro si sia rivolto ad un avvocato il quale abbia esperito infruttuosamente la procedura di recupero credito.

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