Competenze dello Studio

mercoledì 15 luglio 2015

Il sinistro causato da un abbagliamento da raggi solari non esime il conducente dalla responsabilità per danni

Il conducente del veicolo che, abbagliato dal sole, provoca un incidente stradale risponde sempre e comunque per i danni commessi? La risposta ce l'ha fornita negli ultimi giorni la Suprema Corte di Cassazione a seguito del ricorso presentato dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cosenza avverso una sentenza del Giudice di Pace del posto, il quale aveva ritenuto che l'abbagliamento causato dalla luce del sole configurava caso fortuito. Per il Procuratore della Repubblica, invece, l'abbagliamento da raggi solari del conducente di un automezzo non può integrare un caso fortuito e, di conseguenza, non può escludere la penale responsabilità per i danni che siano derivati alle persone.
Gli ermellini hanno statuito che il percorso argomentativo del Giudice di Pace era illogico, contraddittorio e soprattutto violativo della corretta applicazione delle norme invocate con riferimento alla ritenuta sussistenza dell'esimente del caso fortuito. Quest'ultimo si realizza quando un fattore causale, sopravvenuto, concomitante o preesistente ed indipendente dalla condotta del soggetto rende eccezionalmente possibile il verificarsi di un evento, assolutamente non prevedibile e non evitabile.
Nel caso di specie, l'abbagliamento non esclude la responsabilità del conducente, essendo egli tenuto ad interrompere la marcia al fine di superare gli effetti del fenomeno impeditivo della visibilità.

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