Competenze dello Studio

mercoledì 11 novembre 2015

I CHIAMATI ALLA SUCCESSIONE PER LEGGE





Nel caso in cui al momento della nostra morte non abbiamo lasciato disposizioni testamentarie ecco come viene ripartita, in quote, la nostra eredità:






Coniuge (in mancanza di figli e senza fratelli e ascendenti) = intera eredità
Coniuge + figlio unico = 50% (½) per ciascuno
Coniuge + due figli = 33,3% (1/3) per ciascuno
Coniuge + tre o più di tre figli = 33,3% (1/3) per il coniuge + 66,6% (2/3) in parti uguali per i figli
Coniuge + ascendenti (genitori) = 66,6% (2/3) coniuge + 33,3% (1/3) ascendenti
Coniuge + fratelli = 66,6% (2/3) coniuge + 33,3% (1/3) fratelli
Coniuge + ascendenti (genitori) + fratelli = 66,6% (2/3) coniuge + 25% ascendenti + 8,33% fratelli
Figlio (senza coniuge) = intera eredità
Più figli (senza coniuge) = intera eredità in parti uguali
Ascendenti (senza coniuge, senza figli e senza fratelli) = intera eredità
Fratelli (senza coniuge, senza figli, e senza ascendenti) = intera eredità in parti uguali
Ascendenti + fratelli (senza coniuge e senza figli) = 50% (½) ascendenti + 50% (½) fratelli


Se taluno dei suindicati chiamati a succedere per legge non possa, perché premorto, o non voglia accettare l'eredità, subentrano i figli, ossia i nipoti del dante causa. Se neanche questi dovessero accettare, la loro quota va a vantaggio degli altri chiamati.

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