Competenze dello Studio

lunedì 9 novembre 2015

Multe: ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto?

Le contravvenzioni al Codice della Strada possono essere impugnate vuoi per motivi di merito che per motivi formali. Un motivo di merito può essere l'insussistenza della violazione (l'automobilista che disimpegna l'incrocio semaforico con la luce ancora gialla, mentre gli agenti elevano la multa affermando che lo stesso è passato con il rosso). Motivi di forma sono l'erronea indicazione dei dati anagrafici del contravventore, la mancata notifica del verbale nei tempi previsti, la mancata indicazione del giorno o del luogo in cui l'infrazione è stata commessa, la mancata indicazione della norma che si ritiene violata, la mancata indicazione sul verbale della possibilità di proporre ricorso ecc. La contestazione può essere fatta con ricorso tanto al Giudice di Pace quanto al Prefetto. Come orientare, allora, tale scelta?

GIUDICE DI PACE
1) Il ricorso va esperito entro 30 giorni dalla notifica del verbale e prevede un costo che varia in proporzione al valore della multa (ad es. per una multa inferiore ad € 1.100 si paga un contributo di € 37,00).
2) Il ricorrente deve presentarsi personalmente all'udienza o tramite un avvocato munito di procura speciale;
3) Se il ricorso è fondato il giudice annulla la contravvenzione;
4) Se il ricorso viene respinto il giudice condanna il ricorrente a pagare quanto già dovuto (l'importo minimo) oltre alle eventuali spese processuali di controparte.

PREFETTO
1) Il ricorso va esperito entro 60 giorni dalla notifica del verbale ed è gratuito;
2) Il ricorrente non presenzia ad alcuna udienza: tuttavia, può chiedere al Prefetto di essere sentito personalmente;
3) Il Prefetto decide entro 120 giorni dal ricevimento del ricorso: in mancanza il ricorso si considera accolto;
4) Se il ricorso viene rigettato, la sanzione è automaticamente raddoppiata;
5) Contro la decisione del Prefetto si può presentare ricorso al Giudice di Pace.

In sostanza, il ricorso al Giudice di Pace, organo terzo ed imparziale, garantisce un contraddittorio pieno e paritario rispetto al ricorso presentato al Prefetto; tuttavia, se l'importo della contravvenzione è di scarsa entità o se la nullità del verbale è evidente o se il luogo dove è avvenuta l'infrazione contestata è lontano rispetto a quello di residenza (si ricorda che se l'automobilista abita a Roma e la multa viene elevata a Milano, competente a decidere sul ricorso è il Giudice di Pace o il Prefetto di Milano) allora il ricorso al Prefetto può presentare indubbi vantaggi (costo, celerità e forma).

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