Competenze dello Studio

lunedì 30 novembre 2015

Treno in ritardo? Da oggi il rimborso è sempre obbligatorio

Forse, da oggi, le imprese ferroviarie saranno più accorte nel rendere sempre più efficiente il servizio di trasporto erogato. Questo perché, la Corte di Giustizia dell'Unione Europea ha stabilito che, in virtù del regolamento sui diritti e gli obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario, un passeggero che subisca un ritardo pari o superiore ad un'ora può chiedere all'impresa ferroviaria il rimborso parziale del prezzo del biglietto, in ragione del 25% nel caso di ritardo compreso tra 60 e 119 minuti e del 50% nel caso di ritardo pari a 120 minuti o superiore. La novità, però, è rappresentata dal fatto che il rimborso, da oggi, potrà essere richiesto anche quando il ritardo è causato da motivi di forza maggiore (ad. es. il maltempo o le agitazioni sindacali), non potendo più invocarsi, al riguardo, le norme di diritto internazionale. La Corte ha, altresì, aggiunto che un'impresa ferroviaria non potrà più inserire nelle proprie condizioni generali di trasporto una clausola che la esoneri dall'obbligo di indennizzo per il prezzo del biglietto in caso di ritardo causato da forza maggiore. L'indennizzo ha come finalità quella di compensare il prezzo pagato dal passeggero come corrispettivo per un servizio che non è stato eseguito conformemente al contratto di trasporto.

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